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Presentato il Report di Fine Mandato della Fondazione Musica per Roma

  • L’innovativo piano industriale che ha guidato la strategia della Fondazione 2021-2024 ha creato un impatto totale in termini di produzione di circa 300 milioni di euro con oltre 10 milioni di investimenti programmati e con un effetto moltiplicatore del 2,71. 
  • In evidenza, tra il 2020 e il 2023, oltre 3.200 attività (+6% tra il 2019 e il 2023) con un aumento del 13% di produzioni culturali e quasi 400 eventi sold out 
  • I ricavi da biglietteria si attestano a €27 milioni, di cui 13,7 nel 2023, + 69% rispetto al 2019 
  • Parterre in crescita del 21% rispetto al 2019 per un totale di 1,2 milioni di spettatori tra cui una media di 700 giovani per evento per complessivi 180.000 giovani spettatori 

Fondazione Musica per Roma – che gestisce Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e Casa del Jazz – ha presentato il Report di Fine Mandato dell’attuale governance che evidenzia i risultati del Piano Strategico 2021-2024. Sin dall’insediamento, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione (composto da Claudia Mazzola, Presidente; Valeria Sandei, vice Presidente; Daniele Pittèri, amministratore delegato e Paolo Dalla Sega e Nicola Maccanico, consiglieri) ha immaginato di costruire un’impresa culturale contemporanea ed efficiente in grado di coniugare la propria natura pubblica con gli strumenti e i modelli di gestione tipici di un’impresa che opera sul mercato. Orientata alla sostenibilità e all’innovazione, con una visione chiara su come reinvestire gli utili prodotti a sostegno di discipline artistiche e musicali di nicchia e a sostegno del territorio e della comunità, la Fondazione ha trasformato il valore economico derivato dalle attività più redditizie in valore culturale e sociale.

La produzione culturale ha visto la realizzazione di oltre 2.700 eventi negli ultimi quattro anni con un +13% nel 2023 rispetto al 2019 e che hanno raggiunto un totale di oltre 1,2 milioni di spettatori, +20% rispetto al 2019. Tra questi, oltre 180 mila giovani hanno assistito agli spettacoli con una media di circa 700 spettatori a evento. Oltre 27 milioni i ricavi da biglietteria per una crescita del 69% dal 2019 al 2023; 11,6 milioni di ricavi da attività convegnistiche, congressuali e commerciali in 3 anni (2021-23) per un +13% dal 2019 al 2023; 3 milioni di ricavi da sponsorizzazioni in 3 anni (2021-23); 1,8 milioni di ricavi da progetti speciali in 3 anni (2021-23); 1,1 milioni di ricavi da circuitazioni per un totale di +925% in 3 anni (2021-23).

Le linee di indirizzo definite nel Piano, approvato a fine 2020 ancora in un contesto di grande incertezza causa pandemia, si possono aggregare in 4 macro aree di intervento: processi gestionali e organizzativi, progettazione culturale, politiche di branding, sostenibilità ambientale, economica e sociale. I risultati ottenuti sono il frutto di: un approccio innovativo nel mondo della cultura che ha previsto un piano industriale votato all’efficientamento e al monitoraggio degli obiettivi progressivi economici, gestionali e culturali durante i quattro anni; elasticità nel processo decisionale, grazie a una nuova organizzazione interna; innovazione basata sulla digitalizzazione della Fondazione, con l’introduzione di moderni e sofisticati sistemi ERP in dialogo con le piattaforme previste per le procedure pubbliche dal codice degli appalti.) La diversificazione dell’offerta culturale, basata sull’analisi dei pubblici, ha consentito di introdurre diverse novità nella programmazione raggiungendo nuovi target. Tra gli asset principali hanno trovato grande spazio: la valorizzazione delle culture musicali con una ibridazione dei linguaggi espressivi; la progettazione di nuovi format per festival e attività divulgative; il rafforzamento di discipline come la danza e il teatro musicale; il potenziamento delle orchestre residenti; la realizzazione di progetti di residenza co-creati con gli artisti coinvolti, fra i quali il premio Oscar Nicola Piovani, Ascanio Celestini, Tosca e Daniele Silvestri.

Le politiche di branding si sono basate da un lato su un posizionamento della Fondazione volto a qualificarla come centro innovativo di produzione culturale a vocazione internazionale, dall’altra sul riposizionamento dell’Auditorium e Casa del Jazz come luoghi unici (il più grande d’Europa, con una programmazione di tutti generi musicali durante l’anno tra jazz, concerti, lezioni, formazione, incisioni). Inoltre, sviluppando una naturale, ma poco sviluppata, la vocazione all’internazionalizzazione, nella tarda primavera del 2021 la Fondazione ha avviato una serie di relazioni con luoghi di spettacolo europei simili per caratteristiche di programmazione e architettoniche all’Auditorium Parco della Musica, con la finalità di costruire partnership bilaterali finalizzate agli scambi produttivi, alla formazione e alla promozione: oltre 100 i partner coinvolti, di cui più di 20 internazionali, nella consapevolezza che il ruolo di Roma sulla scena culturale internazionale debba essere costante e non episodico. Infine, molta attenzione è stata posta nella valorizzazione del capitale umano della Fondazione efficientandone la gestione attraverso un denso puntuale palisensto formativo e, soprattutto, attivando con percorsi di co-progettazione interna – “I Cantieri” – attraverso i quali per la prima volta tutto il personale è stato chiamato a co-progettare obiettivi e nuove modalità organizzative.

La sostenibilità economica ha fatto leva sulla diversificazione delle attività generatrici di reddito, ricercandone di nuove anche attraverso la circuitazione delle produzioni. Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, la Certificazione Parità di Genere (UniPRR 125, 2022) riconosce l’uguaglianza di opportunità, diritti e responsabilità nell’organizzazione con il 60% di donne in organico e la sostanziale parità nei ruoli manageriali (oltre il 40% in posizioni apicali tra cui Presidente e Vice Presidente). Inoltre sussiste equità l’equità salariale, con le donne che in Fondazione hanno compensi mediamente superiori a quelli degli uomini. Grande è l’attenzione anche a produzioni originali sui temi di genere in ambito danza (ad esempio con lo spettacolo Riflessi, a cura di tre giovani artiste Camilla Monga, Giulia Tagliavia, Lucia Menegazzo) e teatro (tra cui Svelarsi di Silvia Gallerano, Guarda come nevica 3. I sentimenti del maiale di Licia Lanera), oltre alle musiciste sostenute e lanciate dall’etichetta discografica Parco della Musica Records (da segnalare Federica Michisanti che ha vinto il Top Jazz 2023 in tre categorie).

La sostenibilità ambientale vede come ultimo traguardo la recente sottoscrizione delProtocollo d’Intesa tra Fondazione Musica per Roma e ASviS che punta a far diventare l’Auditorium la “Casa della Sostenibilità” attraverso un insieme di iniziative e di azioni in grado di generare una nuova comunità volta a costruire un futuro ecologicamente e socialmente più sostenibile. Non solo: la Fondazione ha risparmiato 2 milioni di KWinvestendo oltre 700 mila euro per sostituire impianti vetusti e alcune migliaia di lampade nei foyer, nelle sale e negli uffici. Inoltre, dal 2019 al 2023 sono diminuite del 31% le emissioni di gas serra totali e, grazie all’introduzione di progetti volti a diminuire l’uso di carta, si sono ottenuti risparmi, rispettivamente del 33% e del 35%. Complessivamente nel quadriennio, la Fondazione ha impegnato oltre 5 milioni in manutenzioni ordinarie e investito oltre 4 milioni di Euro in interventi straordinari.

La Fondazione ha chiuso un brillante 2023 in termini di valore della produzione sfondando per la prima volta nella sua storia quota 30 milioni e attestandosi a € 32,2 milioni (+13% rispetto al 2022), con le vendite da biglietteria cresciute di oltre il 25%, a testimonianza del grande successo di pubblico che ha sfiorato il mezzo milione di spettatori per un totale di oltre € 13 milioni di incasso. Il tasso di autofinanziamento per il 2023 si è attestato al 71,49% e rappresenta il valore più alto mai raggiunto dalla Fondazione. Tutti valori ampiamente al di sopra di quelli pre-pandemici, che testimoniano di come la Fondazione, fedele alla propria mission statutaria, senza stravolgere il tradizionale equilibrio fra attività commerciali (4,8% del totale) e attività culturali, ma applicando una vision innovativa, basata su un mix di strumenti e di processi d’impresa e di investimenti in cultura, sia stata capace di generare consistenti e crescenti flussi economici e a trasformarli in valore culturale, attraverso il sostegno di discipline artistiche di nicchia, e in valore sociale, con attività rivolte al territorio e alla comunità, rafforzando anche il proprio posizionamento nazionale e internazionale.

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Il festival Città in Scena menzionato speciale al premio Cultura + Impresa

Il 26 giugno 2024 l’Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma, Daniele Pittèri, ha ritirato a Torino la Menzione Speciale Networking in Arts nell’ambito del Premio Cultura + Impresa per Città in Scena. Festival della Rigenerazione Urbana, insieme a Ginevra Sotirovic, Direttrice Direzione Comunicazione, Eventi e Marketing Associativo di ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili. Il Premio Cultura + Impresa, giunto all XI Edizione, è il riconoscimento voluto da Federculture e The Round Table progetti di comunicazione che seleziona i migliori progetti che vedono la collaborazione delle Imprese con le Istituzioni Culturali pubbliche e private. È il più importante premio dedicato alle sponsorizzazioni e partnership culturali, produzioni culturali d’impresa e art bonus d’impresa.

Città in Scena è il Festival della Rigenerazione Urbana promosso da Fondazione Musica per Roma, ANCE, Mecenate 90, CIDAC, con il sostegno di Deloitte e Intesa Sanpaolo e la cooperazione di Fondazione MAXXI, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Fondazione Cinema per Roma. Il Festival ha celebrato l’abilità progettuale delle città italiane che stanno guidando il cambiamento del Paese verso l’inclusione, la sostenibilità e la resilienza. Ospitato lo scorso autunno  in tre sedi diverse – l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, il MAXXI e la Casa del Cinema – l’evento ha coinvolto tutte le fasce della società, sottolineando l’importanza della rigenerazione urbana per lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità. Alle Menzioni Speciali sono assegnati i Premi formativi (Master e percorsi formativi in Management e Promozione Culturale e di Comunicazione) messi a disposizione da CCW – Cultural Welfare Center, Fondazione Fitzcarraldo, Università IULM, UPA e 24ORE Business School.

Città in Scena. Festival della Rigenerazione Urbana celebra progetti innovativi di rigenerazione urbana, dimostrando come l’arte, la cultura e le costruzioni possano convergere per trasformare le città e migliorare la qualità della vita. Città in Scena ha raccontato e valorizzato progetti di rigenerazione urbana, economica e sociale sotto i profili della cultura, dello sport e dell’ambiente. Orbitando attorno al concetto di “città” come simbolo del cambiamento, in cinque giornate ricche di incontri, presentazioni, dibattiti, confronti con professionisti del settore, proiezioni e spettacoli, Città in Scena è stato un virtuoso esempio di cooperazione multidisciplinare, un ponte tra il mondo della cultura e quello dell’impresa. Città in Scena si distingue come un modello di eccellenza nell’unire cultura, innovazione e rigenerazione urbana, sottolineando la necessità di continuare a esplorare progetti che contribuiscano in modo tangibile al progresso delle comunità. La prima edizione di successo ha aperto la strada a future iniziative, consolidando la partnership tra le organizzazioni coinvolte e confermando l’importanza di promuovere uno sviluppo urbano più inclusivo e sostenibile.

Fondazione Musica per Roma e ASviS siglano un protocollo di intesa per promuovere la cultura della sostenibilità

Fondazione Musica per Roma – che gestisce l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e la Casa del Jazz – e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) hanno siglato un protocollo d’intesafinalizzato a sviluppare congiuntamente progetti dedicati alle comunità del territorio di Roma, integrando i temi della sostenibilità nei contenuti culturali e nella gestione operativa dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. La Fondazione ha già avviato un processo di allineamento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 di cui l’intesa definisce l’impegno per il biennio 2024-2025. L’annuncio arriva nel giorno in cui si svolge il grande concerto che concluderà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, presso la Sala Sinopoli, dove si sono esibiti la EUYO – European Union Youth Orchestra e BigMama, nella tappa finale della quarta edizione di Heroes Festival, prodotto da Music Innovation Hub in collaborazione con ASviS e Rai Radio, dedicato a richiamare l’attenzione sulle sfide economiche, sociali, ambientali e istituzionali che attendono l’Unione europea.

Con questo accordo, il primo realizzato da AsviS con un ente culturale, la Fondazione si impegna a dare vita a una piattaforma di divulgazione della cultura della sostenibilità inserendo nei programmi di concerti ed eventi, quando possibile, il riferimento all’Agenda 2030 dell’Onu e ai suoi 17 Obiettivi. La collaborazione prevede attività di formazione dedicati ai dipendenti e ai fornitori della Fondazione e promuove l’adozione di processi progettuali e gestionali volti a realizzare eventi all’insegna di una cultura integrata della sostenibilità,in cui le buone pratiche ambientali (come gli eventi paperless e plastic free) si integrano con l’innovazione sociale (promuovendo per esempio l’inclusività tramite l’offerta di spettacoli comprensibili anche a persone con disabilità sensoriali) al fine di accrescere la consapevolezza nella società civile che la sostenibilità riguarda ogni ambito della vita e dunque della cultura.

La collaborazione tra Fondazione e ASviS si è già concretizzata in occasione delle recenti manifestazioni Libri Come e Festival della Scienza, coinvolgendo in una campagna di comunicazione sull’Agenda 2030 oltre cinquanta personalità del mondo della cultura e dello spettacolo chiedendo loro “come ti immagini un futuro sostenibile”: Gianrico Carofiglio, Andrea Delogu, Cathy La Torre, Enrico Mentana, Sigfrido Ranucci, Roberto Saviano, Chiara Valerio, e molti altri, hanno risposto mettendo in luce l’importanza di un impegno collettivo per disegnare un futuro in cui la sostenibilità riguarda non solo la dimensione ambientale ma soprattutto l’equità e la giustizia sociale. 

«La cittadinanza attiva farà la vera differenza nel percorso verso il raggiungimento degli Obiettivi posti dall’Agenda 2030e le testimonianze raccolte nei video lo dimostrano. Tutti dobbiamo essere parte del cambiamento e anche il mondo dello spettacolo e della cultura più in generale può giocare un ruolo strategico dando un’ulteriore spinta alla promozione di stili di vita sostenibili. Anche per questo motivo abbiamo stretto una collaborazione con ASviS – siamo il primo ente culturale a farloin Italia – per impegnarci in modo concreto e mettere in campo la nostra esperienza unica nel coinvolgimento della città di Roma, dei visitatori italiani e stranieri, degli appassionati di musica e spettacolo di ogni età», dichiara Daniele Pittèri, Amministratore Delegato di Fondazione Musica per Roma.

«La collaborazione con la Fondazione Musica per Roma rappresenta una tappa importante del percorso con cui l’ASviS promuove in Italia il raggiungimento degli Obiettivi dello sviluppo sostenibile indicati dall’Agenda 2030 dell’Onu – affermano Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, presidenti dell’ASviS – La possibilità di poter lavorare con uno snodo chiave per la musica, spettacolo, la divulgazione e l’educazione, punto di riferimento culturale non solo per la Capitale ma anche a livello nazionale e internazionale, è una grande opportunità per affermare la cultura della sostenibilità in ogni ambito della vita delle persone e delle comunità, dall’azione all’immaginazione».

Tra i diversi progetti della Fondazione Musica per Roma che sostengono il ruolo innovativo nella visione di una Cultura Sostenibile ci sono Città in Scena, il Festival della Rigenerazione Urbana che, dopo un’edizione pilota nel 2022 e un’edizione di grande successo nel 2023, si propone di nuovo nel 2024 con un programma sul territorio nazionale e una selezione di relatori e testimonial che consentiranno di coinvolgere un pubblico ampio e differenziato, per età, interessi, ambito professionale e ruolo istituzionale. Città in Scena intende infatti far conoscere e riconoscere i progetti più innovativi di rigenerazione urbana, dimostrando come l’arte, la cultura e gli edifici – quando compresenti – possano trasformare le città migliorandone qualità della vita, ambiente, opportunità. Le tre macro-aree tematiche di questa edizione sono: Città Sostenibili, Civil Urbanism e la tecnologia per le nuove città; il nuovo progetto per l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone con un nuovo Masterplan, a cura di Renzo Piano in collaborazione con Alvisi Kirimoto, nato per valorizzare la capacità dell’Auditorium di stimolare processi di rigenerazione offrendo opportunità di socialità, tempo libero nel verde, studio e dibattito oltre all’intrattenimento espandendo le aree pubbliche del complessoper amplificarne la natura di parco urbano connesso al sistema di parchi cittadini; la Certificazione Parità di Genere, presente nel Piano Strategico 2021-2024, che riconosce l’uguaglianza di opportunità, diritti e responsabilità nell’organizzazione con il 60% di donne in organico e la sostanziale parità nei ruoli manageriali (oltre il 40% in posizioni apicali tra cui Presidente e Vice Presidente). Altro importante risultato raggiunto è l’equità nella retribuzione, con le donne che hanno compensi mediamente superiori a quelli degli uomini, una quasi rarità (basti pensare che l’Italia occupa il79esimo posto su 146 Paesi per impegno a favore della parità di genere secondo i dati del Global Gender Gap 2023). Grande è l’attenzione anche a produzioni originali sui temi di genere in ambito danza (ad esempio con lo spettacolo “Riflessi”, a cura di tre giovani artiste Camilla Monga, Giulia Tagliavia, Lucia Menegazzo) e teatro (tra cui “Svelarsi”di Silvia Gallerano, “Guarda come nevica 3. I sentimenti del maiale” di Licia Lanera), oltre alle musiciste sostenute e lanciate dall’etichetta discografica Parco della Musica Records (da segnalare Federica Michisanti che ha vinto il Top Jazz 2023 in tre categorie).

Ciao Ernesto, ci mancherai

Ernesto Assante è stato uno stretto collaboratore di Fondazione Musica per Roma in tutti questi anni. L’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone era casa sua. Insieme a Gino Castaldo ha ideato e animato le Lezioni di Rock che dal 2005 sono uno degli appuntamenti fondamentali della Fondazione. Innamorato della musica, la sua visione del Mondo ci ha sempre accompagnato in questi anni e aiutato a raccontare la musica nel migliore dei modi.

Ciao Ernesto, ci mancherai.

Fondazione Musica per Roma ottiene la certificazione per la parità di genere

  • Nella Fondazione, le donne rappresentano il 60% dell’organico e ricoprono il 41% dei ruoli di responsabilità, con una retribuzione superiore a quella degli uomini 
  • Particolarmente apprezzate dal personale risultano le policy su work life balance, supporto alla genitorialità, smart working e prevenzione di abusi e molestie
  • L’attenzione ai temi di genere si riscontra anche nella formazione e sensibilizzazione del personale e nella programmazione culturale e musicale offerta 

La Fondazione Musica per Roma – che gestisce Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone e Casa del Jazz – ha ottenuto la Certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere. Il riconoscimento attesta l’impegno efficace per la riduzione del divario di genere ed è coerente con le policy in ambito HR della Fondazione Musica per Roma degli ultimi anni. 

In un Paese che risulta al 79esimo posto su 146 Paesi per impegno a favore della parità di genere nella classifica “Global Gender Gap 2023” del World Economic Forum e in cui il divario occupazionale tra uomini e donne è di circa 20 punti percentuali (Fonte: Eurostat 2023), la Certificazione rilasciata a Fondazione Musica per Roma riconosce un impegno che ne fa un modello per le imprese pubbliche, in particolare nel mondo della cultura in Italia. 

La Certificazione riconosce l’uguaglianza di opportunità, diritti e responsabilità nell’organizzazione, con il 60% di donne in organico e la sostanziale parità nei ruoli manageriali (oltre il 40%donne, tra le quali Presidente e Vicepresidente). Vi è inoltre equità nella retribuzione, con le donne che hanno compensi mediamente superiori a quelli dei colleghi uomini.

Realtà ancora relativamente giovane, con poco più di 20 anni di attività, la Fondazione Musica per Roma evidenzia  un approccio inclusivo nell’attuale modello di gestione del personale: la sostanziale alternanza tra generi, la promozione di una conciliazione tra lavoro e vita privata, la parità di retribuzione e opportunità di sviluppo professionale e l’assenza di discriminazioni sulla base del sesso, l’età, le esigenze personali o familiari, la gravidanza, la genitorialità e i relativi diritti.

Questi principi fondamentali sono stati recentemente formalizzati in un accordo di secondo livello sottoscritto con le organizzazioni sindacali e che assicura ai dipendenti notevoli tutele e benefici quali una policy sul work life balance, collegata a quello dello smart working, una policy su prevenzione abusi e molestie e una politica sulla parità di genere ed equità salariale.

Inoltre, la Fondazione, nel Piano Strategico 2021-2024, ha integrato procedure e politiche per promuovere attivamente la parità di genere, definendo obiettivi e azioni per colmare eventuali lacune, anche grazie a una grande opera di diffusione e sensibilizzazione che ha reso l’intero personale ancor più consapevole degli strumenti a disposizione. 

Di particolare valore sono risultate alcune policy: la procedura di recruiting, che garantisce equità e non discriminazione in fase di selezione, assunzione e assegnazione dei ruoli; la procedura digestione della carriera, che promuove pari opportunità e condizioni di lavoro in tutti i livelli della gerarchia professionale; la procedura di gestione della genitorialità, che supporta il bilanciamento tra lavoro e genitorialità attraverso servizi dedicati e un piano di welfare specifico; la procedura di gestione dell’equità salariale, che vieta qualsiasi forma di discriminazione retributiva basata sul genere; la procedura di gestione work-life balance, che offre misure come il part-time, la flessibilità degli orari e lo smart working, consentendo ai dipendenti di gestire il proprio tempo in modo autonomo, tenendo conto degli obiettivi aziendali e del benessere dei dipendenti; la procedura di prevenzione di abusi e molestie, che, sebbene ad oggi non si sia resa necessaria, mira a creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso, rassicurando i dipendenti.

L’attenzione alla sostenibilità sociale passa inoltre per le attività di formazione rivolte al personale. Previsti, negli scorsi anni e nei prossimi, interventi di sensibilizzazione sulla parità di genere per tutti i dipendenti, Master per il management focalizzati sull’attenzione alla persona, workshop interattivi per l’intero personale sul tema della sostenibilità a 360°, compresi gli aspetti etico-sociali.

«In un’organizzazione che si occupa di Cultura come la Fondazione Musica per Roma, la vera differenza la fanno le persone, diverse delle quali restano per moltissimi anni. Investire su di loro, in termini di benessere, crescita e formazione, crea le condizioni per un clima lavorativo inclusivo e motivante che a sua volta influenza positivamente la gestione e la produzione della nostra offerta artistica e culturale, sempre di grandissima qualità. Si tratta di un circolo virtuoso che migliora i processi a tutti i livelli, apportando benefici evidenti per chi vi lavora e successivamente per tutti i fruitori», dichiara Daniele Pitteri, Amministratore Delegato

L’attenzione al mondo femminile in Fondazione Musica per Roma è una costante non solo a livello di personale. Il sostegno alle donne passa anche dalla produzione artistico-musicale. Sono diverse le musiciste sostenute e lanciate – ad esempio Tosca, nel 2024 artista residente di Fondazione Musica per Roma, oppure le giovani artiste Sarah Jane Ceccarelli, Federica Michisanti, Anais Drago, prodotte dall’etichetta discografica Parco della Musica Records -, diverse delle quali hanno raccolto consenso di critica e pubblico, ricevendo anche premi per il proprio lavoro (la stessa Federica Michisanti ha vinto il Top Jazz 2023 in ben tre categorie, Disco dell’anno, Artista dell’anno, Gruppo dell’anno, mentre Mariasole De Pascali si era aggiudicata il primo posto Nuovo Talento Italiano nel 2022). Diverse le progettualità volte a valorizzare anche i grandi nomi di artiste mondiali, come Tutto su Eva, il primo progetto originale dell’Auditorium Band (2022), che rappresenta un viaggio nei suoni e nei testi scritti da icone donne, rappresentanti dei generi pop, rock e jazz.

Una buona parte della programmazione di teatro e danza è poi incentrata su temi di genere. Nella programmazione teatrale di quest’anno si è privilegiata la drammaturgia contemporanea come chiave interpretativa del mondo femminile, a partire dallo spettacolo “Svelarsi” di Silvia Gallerano, interpretato da sole donne per un pubblico di sole donne; o ancora lo spettacolo “Forte e Chiara” di e con Chiara Francini, o “Guarda come nevica 3. I sentimenti del maiale” di Licia Lanera, attrice, autrice e regista che, quarta donna in quarantaquattro edizioni, si è aggiudicata due prestigiosi riconoscimenti ai Premi Ubu 2022, gli Oscar del Teatro Italiano. Nella danza, in occasione del Festival di danza contemporanea di Roma Equilibrio, la Fondazione ha inoltre prodotto Riflessi, una creazione originale di tre giovani e talentuose artiste: la coreografa e danzatrice Camilla Monga, la compositrice e pianista Giulia Tagliavia e l’artista del teatro d’ombre Lucia Menegazzo.

Daniele Silvestri, presentata in Auditorium la residenza artistica

Partenza in grande per il ritorno dal vivo di Daniele Silvestri che, a pochi giorni dall’atteso debutto del suo nuovo live “Il Cantastorie Recidivo”, registra già il sold out nei primi appuntamenti. 30 concerti per celebrare 30 anni di carriera: da gennaio ad aprile 2024, il cantautore porterà in scena un resident show con ben 30 repliche all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma. Nella città dove tutto è iniziato e che lo ha visto muovere i suoi primi passi artistici, Silvestri lega la sua storia artistica e il suo prossimo progetto: 

«L’emozione della partenza è innegabile. Gli anniversari ti costringono a mettere un punto e guardare indietro – ha detto Silvestri – Questa volta non poteva che essere Roma la casa di questo spettacolo “residente”, qui dove tutto è iniziato, e non poteva che essere il teatro la sua stanza, luogo che mi affascina fin da quando, bambino, andavo con i miei genitori a vedere amici e parenti esibirsi e cambiare abiti e nomi ogni sera. E così la scelta della Sala Petrassi non è casuale: questa è l’unica sala dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone che ha un sipario. Mi piaceva l’idea di costruire un concerto raccontato e/o uno spettacolo musicato. Dentro ci sono 30 anni di canzoni ma anche quella parte più narrativa, con le storie al centro, che il teatro racchiude in sè. Lo spettacolo sarà diviso in due atti e proprio come succede a teatro, dove ogni replica non è mai uguale alla precedente per piccoli o grandi dettagli della storia, anche qui ogni sera non sarà mai uguale alla precedente»

“Il Cantastorie recidivo” ripercorre non solo la carriera di Daniele Silvestri, ma anche 30 anni di storia della società italiana, attraverso quelle canzoni che hanno segnato la carriera del cantautore dagli esordi ad oggi. Ogni replica sarà una sorpresa per il pubblico dell’Auditorium, che assisterà in ogni serata a uno show in pieno stile Silvestri. E con lui sul palco ci saranno straordinari musicisti che hanno attraversato e condoviso una lunga parte di questa strada: Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti alle tastiere, Jose Ramon Caraballo a percussioni, tromba, Gabriele Lazzarotti al basso, Daniele  “Il Mafio” Tortora, Marco Santoro al fagotto, tromba e cori, e cori, Duilio Galioto a tastiere e cori e Daniele Fiaschi alle chitarre.Ma i live di Silvestri di questi 30 anni non sono mai stati solo musica: una delle storie che fanno parte da tanto del suo percorso, e che verrà raccontata anche in questo live, è quella dell’impegno per le cause umanitarie portato avanti da Emergency, organizzazione alla quale Daniele Silvestri è da sempre vicino e che ha voluto con sé in questa occasione.

Durante i concerti saranno infatti presenti dei punti informazione in favore dei progetti solidali dell’associazione non governativa.E proprio dall’attenzione che Silvestri ha sempre avuto per le storie, nasce oggi un nuovo progetto in collaborazione con Fandango, casa di produzione e realtà culturale di Domenico Procacci e Laura Paolucci: “Le cose che abbiamo in comune”, un podcast e vodcast che prenderà vita sul palco di questi live e a partire dal 25 gennaio su tutte le piattaforme di distribuzione digitale. Racconti raccolti da Daniele, che apriranno una parentesi narrativa speciale durante lo spettacolo.